ABITUDINE & MEDIOCRITA'

Ci stiamo sempre più abituando alla mediocrità, non reagiamo più,  non andiamo più alla ricerca del bello delle cose buone, dei momenti preziosi, ci stiamo abituando al cibo scadente, ai politici opportunisti, alle vacanze da polli da batteria, alle scimmie urlatrici, alle trasmissioni spazzatura, ai negozi fatti tutti con lo stampino, ai centri commerciali, all'arredo urbano trascurato, alla sporcizia nelle strade, all'aggressività, all'egoismo, alla mancanza di rispetto.
Facciamo ormai tutto automaticamente come robot senza consapevolezza.
I nostri figli sono educati dalle multinazionali tramite la TV, i Film, la Pubblicità, al fine di creare tanti precoci consumatori di mediocrità.
Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella zona grigia in cui tutto è abitudine ed il tempo vola via alla velocità della luce.

Noi dobbiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo. (Gandhi).

BELLISSIMA questa POESIA di ORIANA FALLACI 

L’abitudine è la più infame delle malattie
perché ci fa accettare qualsiasi disgrazia,
qualsiasi dolore, qualsiasi morte.
Per abitudine si vive accanto a persone odiose,
si impara a portar le catene, a subir ingiustizie,
a soffrire, ci si rassegna al dolore, alla solitudine, a tutto.
L’abitudine è il più spietato dei veleni
perché entra in noi lentamente, silenziosamente,
cresce a poco a poco
nutrendosi della nostra inconsapevolezza
e quando scopriamo di averla addosso
ogni fibra di noi s’è adeguata,
ogni gesto s’è condizionato,
non esiste più medicina che possa guarirci.

(Oriana Fallaci)

RIFLESSIONE PER I GENITORI

Quando mio figlio era piccolo mi chiedeva continuamente di prenderlo sulle spalle.

Pur sapendo quanto gli piaceva, avevo sempre troppo da fare per giocare con lui.

Relazioni da leggere, riunioni cui partecipare, telefonate da fare.

Adesso che è grande ed è andato a vivere per conto suo, mi sono accorto che darei 

qualsiasi cosa al mondo per portare a cavalluccio quel bambino.