C’è un
fenomeno, emblematico della nostra epoca, su cui è opportuno soffermarsi.
Milioni di italiani seguono quotidianamente col fiato sospeso gli idilli
amorosi dei protagonisti delle fiction televisive o dei people show dove persone
si incontrano, si lasciano, piangono, si disperano, i reality dove storie
individuali assumono dimensioni epiche, o ancora i programmi che propongono
fittizie difficoltà in isole lontane. Siamo affamati d’amore, di passione, d’avventura.
Ma abbiamo perso la voglia e la capacità di trovarli. Bisognerebbe mettersi in
gioco, rompere la routine quotidiana, rinunciare alle sicurezze, in definitiva
scardinare equilibri consolidati. Ma noi preferiamo assumere la nostra
indispensabile dose di emozioni in maniera virtuale. Cosicchè, quando ne
abbiamo avuto abbastanza, possiamo interromperla spegnendo la televisione non
amiamo venire scombussolati davvero … La conseguenza è che la fame di vita non
viene nutrita adeguatamente e così cresce la fame di cibo. Come le emozioni di
cui ci riforniamo sono artificiali, così lo è il cibo che oggi si preferisce:
precotto, infarcito di aromi, lontano dalla consistenza e dal sapore originari.
Insomma, corpo e pische vengono foraggiati con sostanze incapaci di appagarci
davvero. L’insaziabile fame che ci divora nasce dalla scarsa qualità della
nostra vita, vissuta solo in superficie e senza piacere. Abbiamo perso la
capacità di nutrirci di qualcosa di profondo e sostanzioso. Qualcosa che si
trova dentro di noi, ma che non riusciamo più a vedere perché … ci siamo persi
di vista. Come ha sottolineato JUNG: siamo talmente occupati a fare e
conquistare che abbiamo perso il contatto con la nostra vita interiore, con
quella vita che dà significato ai simboli e, viceversa, con i simboli che danno
significato alla vita. In nessuna altra epoca si era mai vista una separazione
così netta tra realtà e realtà interna.
E’
questa la causa principale dell’epidemia di obesità: non abbiamo più un modello
interno, non possediamo più le nostre immagini, la nostra unicità. Siamo uguali
agli altri, sempre in superficie, sperduti nella nebbia dell’anima …
Ingrassiamo perché siamo come tutti gli altri, come se vivessimo sul
palcoscenico del Grande Fratello, dove tutti dicono e fanno qualsiasi cosa di
fronte a tutti. Se non ci sono più segreti, non c’è più magia.
Fondamentalmente, ingrassiamo perché abbiamo perso la magia …
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