che
Il Cilento da millenni ha ispirato poeti e cantori. Molti dei miti greci e romani che sono alla base della nostra cultura occidentale, sono stati ambientati sulle sue coste. Il mito più famoso è quello dell'isola delle sirene, nell'Odissea. Quelle creature malefiche che, secondo Omero, irradiavano un canto che faceva impazzire i marinai di passaggio, portandoli a schiantarsi con le imbarcazioni sugli scogli.
che i seguenti vini sono molto buoni
Il Taurasi è un vino che trova le sue origini nell'età
preromana: il vitigno principale da cui si produce questo vino è l'Aglianico.
L’AZIENDA CASALE DEL GIGLIO PRODUCE DEGLI OTTIMI VINI SHIRAZ
GRAGNANO NON E’ SOLO LA CITTA’ DELLA PASTA ma anche un
luogo dove producono un ottimo vino.
Il vino PECORINO non è un formaggio
La prima cosa che colpisce del vitigno pecorino è
sicuramente il nome singolare. Forse i più penseranno che questa varietà
di uva si chiama così perché i suoi profumi ricordano l'omonimo
formaggio. Non è così, o almeno non è la causa che ha dato origine al suo nome.
Mi spiego meglio. Ci sono molte persone che giurano di sentirci nei profumi dei
vini a base di quest'uva, essenze che ricordano i formaggi. Non stento a
crederci, dal momento che i profumi che i vini possono riportarci alla mente
sono molti e questo dipende principalmente dalla personale memoria olfattiva di
ognuno di noi. Il motivo di questo nome però è quasi sicuramente un altro.
L'uva pecorino veniva coltivata già dal 1800 in molte regioni dell'Italia
centrale, in particolar modo in Abruzzo, nelle Marche, nel Lazio ed in Umbria.
I vigneti si trovavano lungo i tratturi di transumanza e i grappoli del
pecorino, piccoli e croccanti, sono da sempre molto graditi alle pecore. Questa
connessione con la pastorizia è la spiegazione più plausibile delle origini del
nome del vitigno.
che
Il SARTU' di riso è un piatto tipico della cucina napoletana, un
timballo di riso ripieno principalmente di polpettine, piselli, funghi,
fior di latte, uova sode; si presenta a forma di ciambellone e può essere
preparato sia in bianco che con il ragù. Il termine sartù è una storpiatura del
termine francese “sour tout” ed è uno dei piatti a base di riso più antichi
della tradizionale cucina napoletana, preparato dai cuochi francesi alle corti
di napoli durante il 1700 .
LA SALSA ALLA GENOVESE è
un vero classico della cucina napoletana !
Potrete ottenere un primo piatto gustosissimo ma allo stesso tempo un secondo da far venire l'acquolina in bocca...!
Preciso subito che la genovese è una salsa ottenuta dalla cottura di cipolle e carne cotte insieme lentamente fino a formare a cottura ultimata, una crema dal colore marroncino denso per viene utilizzato per condire la pasta. La carne, tenerissima viene servita come secondo piatto.
Potrete ottenere un primo piatto gustosissimo ma allo stesso tempo un secondo da far venire l'acquolina in bocca...!
Preciso subito che la genovese è una salsa ottenuta dalla cottura di cipolle e carne cotte insieme lentamente fino a formare a cottura ultimata, una crema dal colore marroncino denso per viene utilizzato per condire la pasta. La carne, tenerissima viene servita come secondo piatto.
A Napoli con questa salsa sublime si condiscono i maccheroni della
zita (ziti spezzati a mano) oppure i mezzani o candele. In
mancanza di tali tipi di maccheroni, si può usare una pasta corta che tiene
bene la cottura (ad es. penne lisce). Chi lo gradisce, può spolverare il
piatto con un pò di parmigiano grattugiato.
Nel febbraio del 1495 tra le fila dell'esercito francese che aveva
occupato Napoli, vi era un migliaio di mercenari svizzeri e qualcuno di questi
potrebbe aver trasmesso la conoscenza di qualche ricetta originana di Ginevra.
Quindi questo ipotetico sugo A la Genève potrebbe facilmente per
deformazione popolare, esser divenuto alla genovese.
Da un semplice e casuale incontro quante preziose informazioni sono emerse,
questa è lo spirito di Sapori made in Italy, diffondere e condividere emozioni.
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