Cucinare per se stessi è un buon modo per volersi
bene.
Le soddisfazioni che si provano nel fare un buon
piatto sono sorprendentemente varie e soltanto una, la meno importante di
tutte, e legata al gusto di mangiare.
Cucinare è un antidepressivo.
Cucinoterapia è un modo per farci riflettere
sull’importanza di un atto che compiamo quasi meccanicamente a che invece
merita dignità e consapevolezza.
Cucinare con e per l’altro cura l’anima, il cuore e
la mente.
Cucinare aiuta a far emergere la nostra parte
creativa.
Imaparare a cucinare è un’attività che aumenta la
vera autonomia, quella che ha maggior valore, un’autosufficienza più importante
di quella economica, l’autonomia psichica.
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